• Postato il 20/11/2010

seminario Melodyne DNA

sabato 20 novembre 2010 ore 16 - NuT Academy

Melodyne DNA

relatore Vinci Acunto, produttore musicale


 

Melodyne è un software di editing audio nato nel 2001 per la manipolazione tonale e temporale di materiale audio monofonico (strumenti solisti che suonano appunto una nota alla volta come ad esempio la voce o il sassofono). La qualità del processing e la sua relativa semplicità di utilizzo  ha reso Melodyne di fatto un riferimento e uno standard nel mondo dell’editing audio professionale.
Nel 2008 la Celemony (la software house che produce appunto Melodyne) annuncia una seconda rivoluzione, il suo titolo è DNA (Direct Note Access) un algoritmo che permette Melodyne di lavorare con materiale polifonico, più precisamente di poter editare liberamente in una registrazione audio contenente materiale polifonico (ad esempio accordi di chitarra) le singole note che compongono l’armonia rivoluzionando il concetto di editing audio. 
 
Principali argomenti trattati:

●      Melodyne editor (DNA)

●      Capire e imparare ad utilizzare Melodyne

●      Correzione e manipolazione creativa di materiale monofonico e polifonico

●      Differenze tra l’utilizzo stand alone e plug-in

●      Melodyne e la nuova rivoluzione nel campionamento

●      Esempi pratici

La partecipazione è gratuita e avviene tramite prenotazione indicando nome e cognome a info@nutacademy.it o telefonando allo 081.0609334

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 La storia

Già dalla sua prima versione presentata nel 2001, Melodyne è stato accolto dagli addetti ai lavori come una vera e propria rivoluzione, le sue armi vincenti sono state senza dubbio la sua capacità di analisi del materiale sonoro tirandone fuori ogni dettaglio e conseguente possibilità di manipolare tali dettagli con estrema semplicità (a tutt’oggi melodyne è ad esempio l’unico software nel suo genere a distinguere, all’interno di una nota, le micro variazione di altezza dovute a modulazioni di abbellimento interpretativo da quelle dovute invece ad una cattiva tecnica di esecuzione).

L’altro punto di forza è stato l’interfaccia, che permette di trattare il materiale audio con la semplicità che da sempre ha caratterizzato l’editing MIDI. Il materiale audio viene diviso in segmenti (chiamati da melodyne blob) e disposti su una griglia del tutto simile a quella che i sequenser tradizionali utilizzano per le parti midi.

In oltre la qualità del processing di melodyne anche per trattamenti estremi a portato l’utilizzo di questo software dalla fase di editing correttivo a quella invece creativa, con melodyne possiamo infatti facilmente stravolgere l’idea musicale originale e trasformarla in un’altra completamente nuova.

Dopo essere stato un terremoto nel mondo dei software musicali divenendo di fatto uno standard nell’editing professionale con la sua prima versione, nel 2008 la Celemony annuncia una seconda rivoluzione:

Melodyne DNA (Direct Note Access) ovvero la possibilità di editare materiale polifonico. La notizia fu accolta con un certo scetticismo, fino ad allora era del tutto inconcepibile che una macchina o un software avesse la capacità di distinguere le note che compongono una armonia e tanto meno poi di poterle manipolare indipendentemente. Con Melodyne DNA il futuro è arrivato!

In questo incontro si affronterà in dettaglio la filosofia di lavoro e le tecniche di utilizzo di questo incredibile software anche con esempi pratici.